Il Salento è ormai da tutti conosciuto per le sue innumerevoli spiagge e il suo mare cristallino, riconosciuto tra i più puliti d’Italia e più volte premiato con le ambite Bandiere Blu per le sue oasi naturali e, di conseguenza, per l’esperienza paesaggistica suggestiva.
Ancora in pochi, invece, conoscono la ricchezza del patrimonio culturale e artistico di questi luoghi, che spazia tra arte e cultura, con testimonianze storiche e archeologiche dei popoli che hanno abitato il territorio salentino, lasciando ovunque tracce ancora oggi tangibili.
Lecce
Ultimamente si sente parlare della città di Lecce, ad esempio, come città barocca e, più precisamente, come la capitale barocca del sud Italia, ma in pochi conoscono quanto, sia a Lecce che in altre importanti città salentine, l’arte barocca conviva e si amalgami perfettamente con altre culture quali quella greca e quella romana.
A partire dalla centrale Piazza Sant’Oronzo a Lecce, il barocco ben si destreggia tra reperti romani e palazzi dalla rigidità fascista, in una incredibile fusione di stili che rende la location un museo a cielo aperto. A far da padrone è sicuramente l’antiteatro romano, in parte riportato alla luce, in parte ancora sotterraneo, a cui accanto si erge un complesso monumentale composto dalla Cappella di San Marco e il suo Sedile, in stile veneziano e dedicato a San Marco, accanto ai quali domina dall’alto la famosa colonna di Sant’Oronzo, diventato patrono della città dopo la pestilenza del 1656.
Poco distante da Piazza Sant’Oronzo si trova il Duomo “girato” di Lecce, così definito in quanto la facciata principale rimane nascosta rispetto a quella laterale che si impone sulla piazza attirando l’attenzione di tutti i turisti.
Impossibile da non ammirare è la Basilica di Santa Croce, recentemente ristrutturata e dall’architettura mozzafiato. Le decorazioni rinascimentali si fondono con le particolarità barocche, il tutto realizzato in una perfezione che lascia incantati. Inoltre, accanto alla Basilica sorge l’ex convento dei Celestini, oggi sede della Prefettura, dalla facciata altrettanto elegante e maestosa.
Passeggiando per la città, basterà guardarsi attorno per osservare opere d’arte in ogni dove, gli stessi palazzi, raffinatamente ornati in pietra bianca leccese, si impongono sulle vie con terrazze scolpite e mantenute perfettamente e portoni possenti che proteggono antiche corti dall’atmosfera nobiliare.
La città è caratterizzata da tre storiche porte d’ingresso: Porta Napoli, Porta San Biagio e Porta Rudiae, che circondano e proteggono il centro storico, cuore pulsante della città, e sono dimostrazione ulteriore di quanto Lecce sia pervasa dall’arte in ogni dove.
Sempre attorno alla città, le mura del Castello di Carlo V incorniciano una vasta area verde in cui è possibile godersi l’atmosfera regale che fu, con lunghe passeggiate al suo esterno e visite guidate al suo interno.
Sempre a Lecce, non mancano i siti archeologici e i musei ricchi di testimonianze delle culture che hanno sostato in questi territori, dagli antichi messapi di origine greca per arrivare ai romani. Da non perdere Il Museo Storico della città di Lecce, allestito in un antico monastero, il Museo Archeologico Faggiano, con documentazioni storiche e archeologiche scoperte casualmente sotto un palazzo privato durante alcuni lavori di manutenzione, e il Museo Storico Archeologico dell’Università del Salento.
Otranto
Lecce non è l’unica città del Salento con rilevanti risorse artistiche, tra i vari centri culturali sicuramente bisogna riconoscere Otranto, storica città portuale del territorio, ricordata per le valorose gesta contro le tentate conquiste, tra le quali l’invasione turca, dai quali prese il nome la famosissima Baia dei Turchi, e durante la quale i cittadini si rifugiarono oltre le mura del Castello Aragonese, attrazione principale della città, ancora oggi visitabile e sede di importanti mostre internazionali. Numerosi sono i celebri artisti esposti ogni anno, da De Chirico alla Pop Art, da Guttuso a Modigliani, con allestimenti multimediali che rendono la mostra un vero e proprio spettacolo che combina l’arte con la tecnologia.
A Otranto troviamo la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, la più grande del Salento, sorta su un antico villaggio messapico nell’XI secolo e rappresentante degli stili paleocristiano, bizantino e romano che si fondono in una sorprendente armonia architettonica.
Il centro storico di Otranto merita una bella passeggiata, organizzato com’è in viuzze in pietra viva arroccate su per il Borgo e arricchite dai numerosi negozietti di artigianato locale, dove trovare ceramiche decorate a mano e oggettistica di ogni genere in ricordo di questa città ricca di storia, arte e creatività.
Gallipoli
Un altro centro nevralgico per cultura e arte nel Salento è sicuramente Gallipoli dove, attorno al III secolo a.C., fu eretta la più antica fontana d’Italia, la Fontana Greca, punto di congiuntura tra il Borgo nuovo e la città Vecchia. Gallipoli infatti si caratterizza per dividersi in due, la città vecchia e la città moderna, unite da un ponte seicentesco. La parte vecchia, inoltre, caratterizzata da antiche viuzze strette, pullula di ristorantini e negozi di ogni tipo, permettendo di ristorarsi e dedicarsi allo shopping anche fino a tarda notte.
Se vi trovate a Gallipoli vi suggeriamo di entrare almeno una volta nel Duomo, la Basilica concattedrale di Sant’Agata, che offre per gli occhi uno spettacolo di grandiosità rinascimentale ancora una volta amalgamata allo stile barocco mentre, al suo interno, custodisce una delle cinque copie della Sacra Sindone di Torino esistenti al mondo.
Per chi desiderasse approfondire la propria cultura anche in vacanza, è imperdibile il Museo Civico Emanuele Barba di Gallipoli, un piccolo museo comunale nel centro storico della città, allestito con una grande varietà di collezioni che spaziano dalle armi agli abiti d’epoca, dai reperti archeologici alle tele del pittore Giovanni Andrea Coppola, dalle ceramiche all’oggettistica personale, senza dimenticare la collezione numismatica e quella di anatomia patologica comprendente, tra le varie sezioni, fossili marini, minerali e conchiglie provenienti da tutto il mondo.
In Italia e, a maggior ragione nel Salento, si potrebbe coniare il detto “città che vai, castello che trovi”, infatti anche a Gallipoli non si può non osservare dall’alto della sua maestosità il Castello Angioino, prova delle dominazioni passate e, oggi, importante centro culturale ospitante spettacoli e mostre di ogni sorta.
Copertino
Sempre in tema di Castelli, non si può non visitare uno dei più grandi castelli pugliesi per estensione, il Castello di Copertino. Copertino è una cittadina poco distante dal mare e a pochi km da Lecce, in cui troverete un complesso monumentale inaspettato, ricchissimo dal punto di vista artistico e architettonico. Aperto alle visite, il Castello di Copertino vi riporterà indietro nel tempo, al Rinascimento, con numerosi e coloratissimi affreschi quattrocenteschi e le sue Cappelle tra cui la suggestiva Cappella di San Marco e quella dedicata a Maria Maddalena. Lo stesso castello offre la possibilità di visitare mostre temporanee sempre diverse e ospita in estate numerose manifestazioni culturali.
Nardò
Non lontano da Copertino e dal Parco Naturale di Porto Selvaggio, sorge Nardò, piccolo nucleo cittadino anch’esso ricco di storia e con un centro storico sorprendente. A partire da Piazza Salandra, in cui vi troverete di fronte alla barocca Guglia dell’Immacolata e alla caratteristica Torre dell’Orologio, vi districherete all’interno del centro tra chiese e palazzi storici nobiliari. A Nardò, ogni angolo del centro storico è degno di nota ed ogni scorcio meriterebbe una fotografia. Le abitazioni sono antichi palazzi con meravigliosi chiostri al loro interno e con enormi attici al posto dei tetti, eretti nei pressi delle numerose chiese del fulcro cittadino, tra cui la Basilica Cattedrale di Santa Teresa e la Chiesa di San Domenico, famosa per la Fontana del Toro presente su una delle sue facciate e raffigurante il simbolo della città.
Il simbolo di Nardò, infatti, è proprio un toro che, secondo la leggenda, con il suo zoccolo scavò nel terreno trovando acqua sorgiva e permettendo agli abitanti della zona il loro insediamento. E' ormai abitudine dei turisti rivolgersi proprio al Toro della Fontana per esprimere i propri desideri.
Infine, dopo una visita del centro, proprio in piazza Salandra, ci sentiamo di consigliare una piccola sosta nello storico Caffè Parisi, due eleganti salette dove consumare un ottimo gelato artigianale, aperitivi, frise e una vastissima scelta di dolci tipici appena sfornati, perché l’arte, talvolta, si può anche assaggiare.